venerdì 11 novembre 2011

Air Conditioning - Dead Rails (2007)

Sèguito dell'impressionante Weakness, questo è a tutt'oggi l'ultimo disco degli AC. Che fine avranno fatto questi tre abominevoli pennsylvaniani? Finiti nel proprio gorgo rumoristico?
Se così fosse, un vero peccato. Perchè Dead Rails non è riuscito nell'impresa di eguagliare il precedente, ed una nuova uscita permetterebbe di tastare il polso di un simbolo del free-noise degli ultimi anni. Il trademark è sempre quello di un attacco atonale all'arma bianca, senza mediazioni, di certo privo dell'attrattiva sperimentale dei Sightings o dei Wolf Eyes, ma con una chimica esplosiva tutta sua.
Where to litter / Trash burning è il loro top fumante, nove minuti di assalti, fermate, ripartenze da incubo, le grida umanoidi del bassista Jurgensen echeggianti dal fondo della melma acida. Il proseguimento però perde di tensione: nonostante l'ottimo inizio, Conclusions/Concussions finisce per essere la loro versione dell'hardcore, non molto originale però. I run low è la pausa ambientale, una novità assoluta per loro, 3 minuti di lieve riverbero del chitarrista Franco.
La chiusura, Accept your paralyses / Cephalex, è una mezza delusione: 17 minuti dello stesso tema potente e grandguignolesco, realizzato in modalità jam, un po' stancante alla lunga. Come se fosse la normalizzazione dei loro cunicoli ossessivi.
Spero non si siano infilati in binari morti.

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