Ascoltare gruppi neo-rumoristi contemporanei come gli Air Conditioning costringe ad aprire meglio le orecchie, anche se il 99,99% della popolazione mondiale tenderebbe a sigillarle accuratamente. Ma per chi ha fegato e coraggio, la soddisfazione non è da poco, un po' come quasi tutte le produzioni dell'alfieristica Load Records.
Ascoltare un disco come Weakness mi fa venire in mente quei giochini enigmistici in cui un quadretto è diviso in tante parti, di cui quelle con un pallino sono da annerire al fine di ottenere i contorni di un disegnino. Ecco, ad annerimento ultimato ancora non ci siamo, il quadretto non è completo. Occorre ricalcare, passare a mano pesante e riprovare. Altro che debolezza, Weakness è un mostro e se dovessi sintetizzarlo in due parole mi sembrerebbe la versione grunge del power-electronics di marca giapponese. Quindi, virulenza sonora all'ennesima potenza, racchiusa in un assalto di un minuto e mezzo in apertura (Accusation, Denial) e due titani della durata di 23 e 15 minuti.
Il primo, Baby With A Graphite Soft Spot , Smooth Branches, è una suite da macelleria splatter in cui succede un po' di tutto, con gli ultimi minuti in cui i tre folli amministrano il quantitativo immane di energia spesa con un terrorizzante dispendio di frattaglie (budelle?) sparse.
Il secondo, Welcome To Seaworld , Championship Rings, spara micropunte lancinanti che manco un flipper con 5 palline in contemporanea potrebbe far girare, immerse nel mare di basse distorsioni iper-saturate, di una batteria che più pesante di così non si può. Altrettanto temibili le vocals, rare ma distorte ai livelli dell'Helios Creed più terroristico che si ricordi.
Si potrebbe anche dire che non siamo presenti a nessuna novità, certo. E che nel campo del power-noise band come i Drunkdriver hanno sbaragliato la concorrenza con abilità inenarrabile. Ma pur avendo cercato di sintetizzare le mie sensazioni all'ascolto, è il concetto ad attirare curiosità. Che sia improvvisato o no, l'Air Conditioning sound è un muro che nasconde tante piccole sfumature e varianti impercettibili che faranno la soddisfazione, ripeto, di quei 4 matti come me che si degnano di ascoltarli.
Ascoltare un disco come Weakness mi fa venire in mente quei giochini enigmistici in cui un quadretto è diviso in tante parti, di cui quelle con un pallino sono da annerire al fine di ottenere i contorni di un disegnino. Ecco, ad annerimento ultimato ancora non ci siamo, il quadretto non è completo. Occorre ricalcare, passare a mano pesante e riprovare. Altro che debolezza, Weakness è un mostro e se dovessi sintetizzarlo in due parole mi sembrerebbe la versione grunge del power-electronics di marca giapponese. Quindi, virulenza sonora all'ennesima potenza, racchiusa in un assalto di un minuto e mezzo in apertura (Accusation, Denial) e due titani della durata di 23 e 15 minuti.
Il primo, Baby With A Graphite Soft Spot , Smooth Branches, è una suite da macelleria splatter in cui succede un po' di tutto, con gli ultimi minuti in cui i tre folli amministrano il quantitativo immane di energia spesa con un terrorizzante dispendio di frattaglie (budelle?) sparse.
Il secondo, Welcome To Seaworld , Championship Rings, spara micropunte lancinanti che manco un flipper con 5 palline in contemporanea potrebbe far girare, immerse nel mare di basse distorsioni iper-saturate, di una batteria che più pesante di così non si può. Altrettanto temibili le vocals, rare ma distorte ai livelli dell'Helios Creed più terroristico che si ricordi.
Si potrebbe anche dire che non siamo presenti a nessuna novità, certo. E che nel campo del power-noise band come i Drunkdriver hanno sbaragliato la concorrenza con abilità inenarrabile. Ma pur avendo cercato di sintetizzare le mie sensazioni all'ascolto, è il concetto ad attirare curiosità. Che sia improvvisato o no, l'Air Conditioning sound è un muro che nasconde tante piccole sfumature e varianti impercettibili che faranno la soddisfazione, ripeto, di quei 4 matti come me che si degnano di ascoltarli.
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