giovedì 19 aprile 2012

Black Dice - Beaches & Canyons (2002)

Fuori, fuori, ma sul serio, ma col filo logico di chi ha creatività da dispiegare. Ricordo bene l'incredulità generale che circondò B&C al momento dell'uscita, ma a me a dir la verità non piacque. C'è voluto qualche anno perchè riuscissi ad entrare in questo mondo stralunato e contorto, anche perchè mi è sempre piaciuto di più il successivo Broken Ear Record.
Diec'anni dopo, mi ri-appare in tutta la sua forza eversiva e la sua follia selvaggia, nelle tracce più fragorose e ribollenti. Oppure col suo candore nei passaggi più quieti e cristallini (il top sta in Endless happiness), e lo scherzo si perpetua, specialmente in quelle fasi vocali androidi, nelle propulsioni micidiali, nei cinguettii elettronici, nelle didascalie nucleari.
Diec'anni dopo, il mistero ammanta ancora B&C. Con le conseguenze del caso.

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