giovedì 26 aprile 2012

Boris - Dronevil Final (2006)

Arrivati al 15esimo anno di attività, i Boris continuano a stupire con la loro stupefacente ecletticità e Attention please, in assoluto il loro disco più pop. Io però continuo a preferire il loro versante più oscuro, non tanto dronico quanto quello più meditato e ricco di fascino evocativo. E Dronevil ha svolto da capitolo importante in tal senso: uscito nel 2005 in due vinili da suonare contemporaneamente, soltanto l'anno dopo è stato combinato in un unico supporto. Sono 3 pezzi di 20 minuti ciascuno, imponenti, monolitici, ma espansi.
Loose/Red è fatta di funerea risonanza di piatti, rintocchi lisergici di chitarre, linea mesta e meditazione alla moviola. Bellissima.
Giddiness Throne-Evil Wave Form tira fuori fuzz e unghie da panzer, il suono cingolato pachidermico esclusa una pausa siderale a metà tragitto.
Interference Demon-The Evil One Which Sobs trova un inusitato punto d'incontro fra primi Melvins e i Pink Floyd più epici, per una suite mutante ed avvincente.
Istituzionali.

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