Si è parlato di ammorbidimento, per Elixirs. E' chiaro che le sonorità non sono più spigolose come in passato, come nel capolavoro Five Suns, ma vogliamo dare il diritto ad una band di provare a cambiare le carte in tavola dopo aver raggiunto il proprio vertice o no?
Aggiunta in pianta stabile una chitarra direi di ottimo gusto, i Guapo hanno sfornato un prodotto più nobil-prog e meno Magma-tico, ricco di sfaccettature per loro inedite. Ok, si perde un po' del tremebondo impatto che avevano, ma ciò si scorge già dalla suite iniziale Jewelled Turtle, una magia sepolcrale di tredici minuti con un violino in libertà a svolazzare e temi squisitamente medio-orientali nel crescendo finale.
L'arzigogolìo avvincente di Arthur, Elsie and Francis porta ad uno dei fraseggi più memorabili; l'interplay fra i 4 ha del miracoloso e le sovrapposizioni chitarristiche si pongono in primo piano.
Il jazz alla moviola di Twisted Stems - The Heliotrope, con la novità di un canto ipnotico-catatonico, è sorprendentemente rilassata, mentre la sua scura contraltare Twisted Stems - The Selenotrope vede una presenza femminile muoversi come sirena disorientata in acque nebbiose.
Chiude alla grande l'epico quarto d'ora di King Lindorm, emozionante escursione ricca di partenze, meditazioni, accelerazioni e qualche reminescenza crimsoniana.
Ehi, ma sono passati 4 anni e di loro più nessuna notizia....
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