Non tutti i gruppi della prima fase di vita della Temporary Residence hanno avuto una pari esposizione, a prescindere dalle qualità o meno. Io, ad esempio, che stavo discretamente attento al catalogo una decina d'anni fa, sono venuto a conoscenza dell'esistenza degli Halifax Pier soltanto perchè vi proviene Greg Burns, il talentuoso bassista dei Red Sparowes.
Difficile immaginare qualcosa di più diverso; la proposta del sestetto in questione era un folk-spleen-rock dai toni autunnali, con una partecipazione attiva di violino e violoncello, presumo suonati con grazia dalle due ragazze che si vedono in foto.
Intendiamoci, non sono stati nulla d'imprescindibile: questi 6 pezzi componenti l'album di esordio, a cui ne seguirà soltanto un altro simile un paio d'anni dopo, hanno il passo leggero e malinconico di un genere ai tempi molto in voga, il semi-acustico dimesso. Nei momenti migliori s'intravedono memorie lontane dei gloriosi ed ormai remoti Rex, ma senza qualità particolari di songwriting che eviti agli HP di restare confinati in una lega abbastanza inferiore.
Me li ricordo anche io! Godibili, ma come hai scritto tu niente di memorabile.
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