Sarò io che ho una prospettiva tutta mia dell'ambient...ma questo lavoro degli Hammock mi dà le sensazioni contrastanti già vissute con svariati nomi: suoni bellissimi, ultra-evocativi, progressioni minimal-armoniche di grande effetto e....poi alla fine in mano rimane ben poco se non un po' di noia. A prescindere dal minutaggio.
La differenza fra gli Hammock e, per dire i primi due nomi che mi vengono in mente, Eluvium e Leyland Kirby, sta nella sostanza. Che poi è un termine improprio quando si maneggiano materiali cosi pulverulenti, ma ce lo insegnò Brian Eno stesso che occorre sempre tenere almeno un piede a terra.
Oggi ho ascoltato questo disco 3 volte, e mi ha provocato ben poche impennate emotive. Che sia stata infusa troppa professionalità in questi solchi?
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