mercoledì 26 novembre 2014

1991

1) Slint - Spiderland
2) Talk Talk - Laughing Stock
3) Peter Jefferies - The Last Great Challenge in a Dull World
4) Slowdive - Just for a day
5) Oxbow - King of the jews
6) American Music Club - Everclear
7) Fushitsusha - Live II
8) Unsane - Unsane
9) Tar - Toast
10) Jesus Lizard - Goat
11) Neil Young - Arc
12) Godflesh - Slavestate
13) Melvins - Bullhead
14) Mercury Rev - Yerself is steam
15) Primus - Sailing the Seas of Cheese
16) Rain Tree Crow - Rain Tree Crow
17) Surgery - Nationwide
18) Robert Wyatt - Dondestan

Fin troppo ovvio e prevedibile stabilire il vincitore dell'anno 1991, al punto che non occorre spendere neanche una parola. Posso soltanto considerare che, dopo centinaia di ascolti, Spiderland perde poco o nulla della sua forza innovativa originaria. L'epilogo Talk Talk invece viene generalmente considerato minore rispetto a Spirit of eden, ma per me è un ingiustizia. Da notare come entrambi i titoli vengano considerati progenitori del post-rock.
Segue il primo capolavoro di un autentico, sconosciuto loser come Peter Jefferies, l'apoteosi dello shoegaze con i grandi Slowdive, il secondo magnifico Oxbow, un'altra pietra miliare emotiva di Mark Eitzel, un'altra bomba atomica di Keiji e tre simboli dell'alt-noise che hanno contribuito non poco a costruire una vera e genuina leggenda yankee.

Misc
Neil Young - Weld
Loop - Wolf flow (Peel Sessions 87-90)
Doors - In Concert (Absolutely Live + Alive she cried)

2 commenti:

  1. Spiderland e Talk Talk: che meraviglia. A cosa è dovuta l'esclusione dei My Bloody Valentine?

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  2. Postilla sugli Slint: proprio pochi giorni fa ho visto il documentario allegato alla recente ristampa di Spiderland, e sto ancora imprecando per l'assenza di sottotitoli, tant'è che ho scritto una mail di protesta alla T&G.
    E' dovuta al fatto non ho mai trovato nulla di fenomenale nei MBV.

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