sabato 17 ottobre 2015

Antlers - Familiars (2014)

Peter Silberman, cantautore di fatto ma nascosto sotto il nome di un gruppo, è un songwriter moderno che più vintage non si può. Funziona così, ormai, col pop: non avendo nè un presente nè un futuro, quello buono suona con gli strumenti e i timbri degli anni '60/70.
Palace, il pezzo che apre il suo ultimo disco, cresce con un wall of sound di tastiere e trombe che fanno innamorare pressochè subito. Ho pensato è il solito trucco per attirare l'attenzione, di mettere il pezzo bello al numero uno della scaletta. Invece no. Familiars è un capolavoro di artigianato.
Immerso in un mare di riverbero generale, l'impianto contribuisce ad esaltare le riflessive e compassate composizioni di Silberman: su tutti la sua voce acuta (il cui timbro può ricordare vagamente Jeff Buckley) ed una tromba onnipresente e laconica. Non c'è un pezzo che non sia bello. E soprattutto non c'è ombra di folk, questo è il merito più grande di Silberman, il marchio a fuoco personale che lo innalza.
Da affiancare a Beach House, Clientele e Dark Dark Dark nel rinascimento art-pop.

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