Il progetto dark-etereo di Haino Keiji, durato soltanto questo disco e la partecipazione ad un cofanetto con avanguardisti da ogni parte del pianeta nel 1997, ovvero quando il settore lo stava ancora scoprendo e si meravigliava.
E' un Keiji molto diverso da quello che abbiamo imparato a conoscere: si avvicina di più a quello estatico-levitante nel senso che in Era of sad wings non ci sono esplosioni di nessun tipo, ma i presagi sono tutt'altro che rassicuranti. Inizialmente e per larga parte è pura dark-ambient da caverna, con i vocalizzi dimessi e all'apparenza impauriti fino agli ultimi 10-15 minuti in cui i fantasmi lo rapiscono senza riserve, e allora sono dolori. Fuorvianti i credits che indicano guitars/vocals; appare chiaro che Keiji si dedica ad emissioni di suono di classico stampo industriale, con i bordoni angoscianti e tutto il necessario ad incupire al massimo.
Non credo che sarebbe necessario essere fan del mito per poter apprezzare Era of sad wings; è parecchio lungo e tortuoso, ma gli estimatori della dark-ambient-industrial potranno convenire che si tratta, con ogni probabilità, di una pietra miliare dell'area. A maggior ragione perchè Mr. Keiji è un intruso della materia.
A me sembra un grandissimo album.
RispondiEliminaForse un capolavoro.
Mi sbaglio secondo te?
No, non credo. Se lo addito come probabile pietra miliare del genere, credo di essere abbastanza chiaro.
RispondiElimina