Suonano incappucciati e con vestiti dai colori sgargianti, sono due polacchi ed inevitabilmente uno dei due è il solito Ziolek; per fortuna che nel 2014 si è fermato altrimenti il rischio svalutazione sarebbe diventato alto. L'altro si chiama Jedrzejczak e suona anch'egli in altri gruppi, ha collaborato con Ziolek in Stara Rzeka. Il punto di contatto con quest'ultimo progetto e Alameda 3 sta sempre nel porre un enfasi esagerata su tutto, persino in questo drone-cosmic-folk che non inventa pressochè nulla.
Tuttavia Ziolek riesce a trovare ancora una volta la chiave d'accesso per lo scrigno del mistero: non ci si stanca neanche qui. In particolare quando i due sfoderano qualche influenza mediorientale o indiana, infilata fra corrierismi orbitanti e super-droni di ruvidezze spettrali. Preso nel suo complesso, Da'at è un viaggio denso di sensazioni che si fa rispettare, nel suo ambito.
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