Ma con quei cappucci, vorrebbero loro essere i Sunn O))) italici?
Il parallelo ci può stare ma solo in superficie: sotto il drone statico di Solomon grundy, l'opener, si agitano frattaglie solo in apparenza metalliche, vibrazioni dark-ambient, catene catacombali, per un inizio davvero orrorifico. La paura diventa realtà con i 14 minuti di Eric Dolphy, un'abisso ambient-metal fatto di saturazioni che si dimenano come serpenti, sirene navali, sonagli e voci ansimanti. E poi i 19' di Antonio Margheriti, una gigantesca allucinazione sottopelle che, non so perchè, mi ha ricordato le messe nere di David Tibet in Nature Unveiled. Ecco il punto: non saranno forse stati i primi a mixare metallo ed esoterismo, ma il risultato è imponente, di quelli che si ricordano. Eccellente Agamotto.
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