Avevo lasciato un po' in disparte i miei amati Boris negli ultimi 10 anni. Troppi dischi, qualche caduta di tono e li avevo già belli considerati andati per il loro destino. Soltanto un paio di anni fa con questo Noise sono tornati ad entusiasmarmi, con un disco che paradossalmente è uno dei più normali che abbiano mai realizzato. Emo-power d'assalto (Melody, una bomba in apertura), ballad crepuscolari di orizzonte immenso (Ghost of romance), doom in rosa-shocking (Heavy Rain, cantata da Wata), pop sornione (Tayio no baka), la proverbiale suite epico-psycho-metal (Angel, 19 minuti), il trash-metal come solo loro possono farlo (Vanilla, Quicksilver). Sostanzialmente nulla di nuovo o che pensavamo non potessero fare, con l'energia dirompente che non cede mai e le aperture melodiche sempre di grande effetto. 40 anni e non sentirli.
sabato 10 dicembre 2016
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