Uno degli svariati regali di LK ai sottoscrittori della mail list della sua HAFTW. Lo stile di competenza è quella romantico-intimista del mastodontico Sadly, the future is no longer what it was, uscito lo stesso anno. Quindi bozzetti per piano, espansi e meditabondi, che annullano qualsiasi concezione del tempo e che fanno vibrare le corde più recondite dell'anima. Un soffio discreto di elettronica costituisce il fondale funzionale a supportare, quando opportuno.
Dal triplo sopracitato viene estratta una versione alternativa di When did our dreams, impolverata da una soffice coltre di nebbia. Come recita il titolo, si tratta comunque di una raccolta, si intuisce che le tracce derivano da registrazioni non univoche, eppure sono due ore di malinconia e disincanto che stregano senza sosta. Con uno dei trionfi più memorabili dello spleen di LK, non a caso nella traccia più lunga, la sterminata Deeper Still Into A Place Where Nothing Is As It Seems che si dipana per 25 minuti con gentilezza infinita e candore cosmico. Culto ormai senza parole .
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