Conosco molto bene Liz Grouper Harris, mentre sono totalmente all'oscuro di Jesy Tiny Vipers Fortino; per lei due album su Sub Pop alla fine del decennio scorso, e poi più nulla a parte questa (chissà se estemporanea) collaborazione fra le due, sotto la sapiente egida Kranky.
Difficile quindi asserire per me quanto Foreign body esprima dell'una e dell'altra; ciò che conta è che si tratti di un disco ispirato, pregno di quelle intense sensazioni galactic-drone-folk che la migliore Harris ci ha saputo regalare nei suoi momenti migliori ma anche più ancorato a terra per la voce intensa della Fortino, forse responsabile anche di momenti acustico-asciutti (Silent from above, incantevole) e più stilisticamente legata alla tradizione, ma con una sensibilità rilevabile all'istante.
Si evince, quindi, un disco più Grouper ma con la curiosità di pensare come sarebbe stato con più Fortino; in ogni caso molto molto bello, con la speranza che non sia stato uno one-shot.
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