lunedì 20 marzo 2017

Harold Budd ‎– Lovely Thunder (1986)

Viene solitamente indicato come un disco minore di HB, forse perchè registrato con l'ausilio di sole tastiere elettroniche e (poco) piano, oppure perchè quell'immenso debutto ha costituito una pietra di paragone troppo ingombrante.
Eppure, se ci si abbandona senza alcun preconcetto all'ascolto, Lovely Thunder è magia pura. Soltanto Sandtreader va annoverata come una delle sue meditazioni più serene, ed in parte anche Ice floes in eden. Gran parte della raccolta vede un Budd cupo, ad un passo dalla tempestosità, con una ambient da finta quiete prima della tempesta: Flowered knife shadows, The gunfighter, Valse Pour Le Fin Du Temps e la lunghissima Gypsy Violin vedono la sua indicibile grazia e compostezza asservirsi di arie maestose e minacciose. A mio avviso la sua prova migliore degli anni '80.

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