Atto secondo di questo fenomenale duo che come pochi altri al mondo elabora autentico illusionismo sonoro, scandaglia le oscurità delle galassie più remote, riemerge dalle foschie delle brughiere britanniche, prepara intrugli di magia nera in laboratorio. Forse il loro più rappresentativo insieme al più musicale Wounded Galaxies, The visitors è programmaticamente un disco dai suoni alieni e di maggior derivazione ambient-industriale, ma non disdegna stridenti digressioni nella musica da camera in almeno tre episodi. La ristampa del 2014, rilanciata in occasione di alcune (rarissime) date dal vivo, ha incluso un pezzo contemporaneo curiosamente minimal-pastorale, che posto a fine scaletta interrompe straniando lo stato di ipnosi auto-generatosi.
lunedì 22 maggio 2017
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