mercoledì 10 maggio 2017

Khanate ‎– Capture & Release (2005)

Ultima pubblicazione in vita del mostro, seguito mirabolante di quell'apocalisse che li aveva fatti assurgere ad entità elevatrice del doom-metal a forma inedita. Di loro ormai penso di aver espresso tutto l'esprimibile riguardo anche al live ed alla compilation postuma, eppure lo status di magnificenza raggiunto anche da questo due tracce se ne sta lì a giganteggiare, rendendo difficile un'ipotetita scelta del miglior disco dei Khanate, quando in realtà la loro opera secondo me va intesa come una creatura compatta, fluida e monolitica; Capture (18:13) e Release (25:03), labirinti bui di follia psicotica, emissioni sulfuree sfregiate da Dubin, monumenti sgretolati da un agente atmosferico tossico peggio di una nube chimica. Ancor più memorabile la fase slow-core a 3/4 di Release, trovata artistica come picco genial-diabolico. Qualcuno con la voce grossa prima o poi si stupirà del mostro e ne decanterà le epiche gesta.

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