Il capolavoro riconosciuto dei Ghost, almeno per quanto riguarda la loro prima fase. Una sublimazione di folk, psichedelia, esotismi di svariate provenienze, di un eleganza formale e di un ispirazione che hanno del sovrannaturale. Un disco sfaccettatissimo, ma attenzione, tutt'altro che una semplice fiera dello strumento etnico; le ballad più canonicamente acustiche brillano di una luce abbagliante (Into the alley, Agate Scape, Summer's ashen fable), a dimostrazione che la band di Masaki Batoh sapeva far vibrare forte certe corde dell'anima. Musiche che non si limitavano a guardare il passato, ma che facevano da filtro per una spiritualità priva di ogni confine, men che meno quello giapponese.
lunedì 18 settembre 2017
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Lo ascoltavo ieri l'atro... Great stuff.
RispondiEliminaHai sentito Apollo I'll nuovo dei Soror Dolorosa? Fin qua album dell' anno x me.
Mai sentiti nominare...Provvedo, grazie.
RispondiEliminaGrazie a the per me innumerevoli dritte!
RispondiEliminaI Soror Dolorosa sono una post punk band parigina, hanno 4 album all' attivo... Apollo uscito Il 15 settembre sta monopolizzando I miei ascolti