Il side-project easy-listening dei Boredoms, impersonificato dalla batterista Yoshimi P-We e dalle sue collaboratrici, più o meno stabili nella storia ormai ventennale. Easy-listening in confronto alla band madre, ovviamente; la sensibilità femminile virata all'esotismo è la chiave di volta per questo psych-rock nerboruto e propulsivo, giocoso e trascinante. Le armonie vocali, allungate e declinate in cori di tutte le maniere, sono dolci e sognanti; la macchina ritmica indugia spesso su un motorik di chiara derivazione tedesca. Ma c'è spazio anche per cantilene spaurite, dall'afflato quasi ritualistico, e per squisite gag a base di strumenti giocattolo. I Goat hanno prelevato parecchio da questo stile, se non altro a livello di concetto. Molto gradevole.
sabato 16 settembre 2017
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