sabato 14 ottobre 2017

Bomis Prendin ‎– Phantom Limb (1980)


Originalmente autoprodotto nell’aulico formato di flexi disc, si tratta del secondo atto della geniale formazione di Washington; ho letto da qualche parte che pare sia stato proprio questo ad aver spinto i NWW ad inserirli nella list, anziché quell’oggetto volante non identificato che fu il debutto. Poco importa, la materia grezza è altrettanto scottante: composto da 13 tracce molto brevi (al massimo 2 minuti e mezzo), Phantom Limb è non meno eversivo col suo industrial-space-noise-pop, che passa da cantilene demenziali in salsa radioattiva (che faranno scuola agli Ubzub) a sinfonie per oscillatori impazziti,  da balletti meccanici marziali ad allucinazioni psicotropo-fantascentifiche come se nulla fosse, con pressochè tutto quello che ci può stare nel mezzo. Da manuale del sacro e genuino fuoco della follia.

Nessun commento:

Posta un commento