Reperto del 1970 disotterrato dalla Reckless Records, un negozio di dischi usati di Soho, Londra, e che è un'autentica primizia per chi ama le cose più irregolari della scena underground inglese di quegli anni. Si trattava di un trio composto dal bassista Pavli degli High Tide, dal chitarrista Funnel e dal batterista Theaker; tutti personaggi con un bel pedigree. Gli ultimi due, anni dopo, faranno parte del gruppo di Tony Hill durante il periodo buio, e provenivano entrambi dal Crazy World of Arthur Brown.
Fin dal titolo della raccolta, si intuisce una certa deferenza strumentale nei contronti di Captain Beefheart, epurata però da qualsiasi voce. La registrazione è quella che è, trattandosi dopotutto di demos di quegli anni; con una preparazione e produzione adeguate si sarebbe potuto trattare di un piccolo capolavoro, ma stiamo parlando di soggetti dalla sanità mentale discutibile (qui c'è una bio che rende bene l'idea) per cui non stupisce che non se li filò nessuno. E pensare che le idee non mancavano di certo, al di là della prima parte dominata dalle acrobazie beefheartiane, fra citazioni di Bartok, sprazzi di musica balcanica, deliri avanguardistici e percussivismi etnici; ciò che resta maggiormente impresso sono i proto-noise-jazz-math-rock di Kinesis e Mastodon.
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