Preziosissimo ripescaggio da parte della Zappa Family, che
da sempre ne detiene i diritti. Promotore dell’intera operazione infatti
fu il buon Frank, che terminato un lungo
periodo di dissidi aveva riabbracciato la collaborazione col Capitano. Il Bongo Fury in coppia non aveva dato i
frutti sperati (si tratta di un disco non riuscito, a mio avviso), cosi fu
ricostruita una Magic Band per l’occasione, con l’inclusione del mitico John Drumbo French.
La storia dietro Bat Chain Puller è un casino pazzesco: registrato
nel 1976, non fu pubblicato per una serie di problemi sopraggiunti a Zappa:
parte del materiale confluì sui 3 successivi (ed ultimi) album del Capitano,
mentre la versione integrale apparve per la prima volta nel 2002 sotto le vesti
del bootleg Dust Sucker.
Dopo aver
espletato le doverose informazioni di cronaca, ma anche senza saperne più di
tanto, resta soltanto un concetto: si tratta del miglior disco del Capitano dai
tempi di Lick my decals off, baby. Il
suo blues cubista servito su un piatto d’argento, con una rinnovata vigoria,
con il cospicuo vantaggio di una fedeltà sonora cristallina, sconosciuta per i
suoi dischi. Merito forse di un restauro adeguato da parte della Family? Forse
semplicemente la consapevolezza che il Capitano merita (sempre più) un tributo
eterno ed un esposizione maggiorata. Perché c’è poco da dire, è stato uno dei
più grandi.
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