Cervellotico, labirintico, inestricabile groviglio di dissonanze per uno dei chitarristi più audaci ed avanguardistici degli ultimi 50 anni. Negli anni '70 poteva succedere anche questo: che un giovane esordisse con un lavoro solistico così ostico, con alle spalle soltanto il primo disco del suo gruppo principale, gli Henry Cow. Guitar solos include elucubrazioni per chitarra preparata, di cui FF fu uno dei pionieri: sulla sua Gibson, montò un pickup aggiuntivo che permetteva amplificazione aggiuntiva alle tempeste che si agitavano sul manico, complice anche un uso esagitato del tapping con legno a terra. Il problema che si può riscontrare con dischi del genere è che, oltre all'estrema vanità dell'operazione, un oltranzismo del genere possa generare boria; secondo il mio parere, invece, la vasta gamma di suoni che generò Frith tiene alta la soglia dell'attenzione di queste divagazioni cubiste; era chiaro che il concetto era di non avere un concetto dietro l'operazione, per cui l'assurdità vale appieno l'inclusione nella List.
venerdì 29 dicembre 2017
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Grande.
RispondiEliminaVolevo segnalare una scoperta fatta da poco... Li adoro! Da Bologna i Caron Dominio.
Bandcamp:
https://carondimonio.bandcamp.com
Ma che cosa fanno di bello?
RispondiEliminaDark-Wave con synth... Basso mancuniano
RispondiEliminaInsomma niente di nuovo... Ma c'è anima, scura ma c'è!
Altro album che spulciando le mie statistiche di foobar, lastfm etc. Ho girato parecchio questo anno: Lee Ann Womack - The Lonely, The Lonesome & the gone... Country! Si ma mazzo ha una produzione stupenda, certi suoni di Telecaster... Non il mio genere ma...
RispondiEliminaProverò con i bolognesi. L'ultima volta mi hai consigliato i Soror Dolorosa e mi sono piaciuti abbastanza.
RispondiEliminaIl country, però....no!