Una delle più celebri soundtrack di JC, forse perchè direttamente proporzionale al successo commerciale del film, ma come la gran parte delle sue sonorizzazioni ricca di fascino misterioso e tanto semplice quanto efficace. Nonostante le composizioni fossero farina del suo sacco, il disco in seguito rilasciato a sè stante è co-intestato ad Alan Howarth, che fu responsabile della registrazione, della programmazione dei synth e qualcosa in più di un semplice collaboratore.
Per la futuribilità del film, JC infatti pensò ad un suono più innovativo possibile, e racconta Howarth che portò in studio due dischi: uno dei Tangerine Dream ed uno dei Police. La soundtrack ha un suono secco e smussato, sostenuto da una drum machine metronomica; i ritmi di una parte dei titoli si avvicinano alla new-wave, con un basso pulsante in primo piano. Le figure tastieristiche di JC scavano ossessive ed incompromissorie, orrorifiche solo in piccola parte, perlopiù attinenti al tratteggio sci-fi della pellicola. Non ci sono pezzi a presa immediata come in Halloween o sculture monumentali come in The Fog; Escape from New York è un lavoro monolitico ed a tratti persino orecchiabile (il tema principale su tutti), ma quanta scuola ha fatto...(un genere su tutti, la techno).
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