La tradizione folk norvegese attualizzata tramite un ensemble aperto, legato ad un collettivo multi-artistico. Un mondo distantissimo, ma ricco di fascino, perfettamente inquadrato da un'interessante intervista al vocalist degli OA, il quale analizza con lucida freddezza scenari socio-politici della propria patria. Trollebotn riprende quelli che da noi si chiamerebbero stornelli o filastrocche popolari e le trasla in ipnotici mantra permeati da un freddo che pare quasi percepibile all'ascolto. E' alquanto percepibile una relazione più che remota con l'area psichedelic-folk, mentre un basso profondo regala persino sensazioni pseudo-dub nelle tracce più ritmate. Al primo ascolto potrebbe tediare, vista anche la voce perfettamente stonata, ma già al secondo, una volta che ci siamo messi addosso un bel giaccone di renna, non possiamo fare altro che abbandonarci davanti al fuoco e alle visioni quasi mistiche di questi suoni.
sabato 17 febbraio 2018
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