Splendida scoperta, di questo cantautore chicagoano attivo da una quindicina d'anni nella band Zelienople, di cui però non ho alcuna conoscenza. Honeymoons è sostanzialmente un ennesimo raccoglitore dell'eredità degli ultimi Talk Talk e dei Bark Psychosis di Hex, ma con un ottica molto povera di romanticismo, algida ed ancor più rarefatta, ma non certo per questo fredda. Uno slacker elegante e raffinato, che con abilità conferisce un tocco europeista al suo dna americano (non a caso il disco esce per un'etichetta norvegese). Sei lunghi brani che si dipanano molto lentamente, poco meno che essenziali; al netto di qualche tastiera e qualche scarnissimo beat sintetico, la protagonista è la sua elettrica, pulitissima, squillante, riverberata, rilassata; Christensen è uno slow-hand illuminato che conduce le sue composizioni senza bussola, lasciandole andare alla deriva, sussurrando con discrezione liriche sparse, facendo galleggiare l'ascoltatore in un limbo irresistibile, da consumare avidamente, a ripetizione.
mercoledì 4 aprile 2018
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capolavoro scoperto grazie alla lista pubblicata qualche settimana fa... grazie!
RispondiEliminaDavvero...lo ascolto periodicamente, mi ha dato dipendenza.
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