Formazione toscana che ha pubblicato 3 dischi fra il 2006 ed il 2011, e passata ingiustamente inosservata, almeno alla mia attenzione, dato che ho scoperto Eclipse per caso assoluto. Trattasi di classico caso in cui la provenienza non aiuta, nonostante l'evidente abilità dei musicisti, di evidente alta formazione tecnica, in particolar modo il pianista, elegante e direi di estrazione jazzistica. Componente da non sottovalutare; ad asserire un paragone ingiusto, direi una versione medi-mitteleuropea dei Tortoise, per l'eleganza degli arrangiamenti, per le ritmiche compatte ed elastiche, per l'utilizzo del vibrafono; si sente però nei Comfort uno sbilanciamento verso atmosfere epic-instru (le striature di una chitarra elettrica un po' repressa, ma sempre gradita), a realizzare un insieme composito, mai autoreferenziale, a modo suo molto emotivo, quasi cinematico in certi punti. Mi viene in mente un altro parallelo, quello coi Neil On Impression, più colto senza dubbio per via dei diversi background. Qualche momento di stanca nel finale, ma la statura resta comunque medio-alta.
mercoledì 20 giugno 2018
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Spnedida sorpresa: un gruppo a me del tutto sconosciuto. Grazie.
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