Mentre si vocifera che siano in studio alle prese con un nuovo disco (e non è che la notizia mi entusiasmi un granchè, in verità), Ciccio Smith continua la serie di rimasterizzazioni prendendo in esame Mixed Up, che nel 1990 iniziò una famigerata serie di brutalizzazioni a base di elettronica. Ho quasi sempre detestato i remix dei Cure, trovandoli prolissi, inadatti e vacui. In un periodo vuoto come questo, è quasi inevitabile che Ciccio ci si butti a pesce ed infatti l'output è stato addirittura triplo: rimasterizzazione dell'originale, secondo disco di lati-b 82-90 (alcuni dei quali già conosciuti su Join the dots) e terzo di nuove rielucubrazioni, per l'appunto Torn Down.
Sulla scia retrospettivale che corrisponde all'inesorabile china degli ultimi 15 anni, sono 18 pezzi in ordine cronologico, ciascuno per ogni album. E sorpresa, sono quasi tutti molto buoni, persino quelli più recenti. Ovvio che il maggior interesse verta sul vecchiume ed è curioso che le scelte siano tutt'altro che scontate; M, A Strange Day, Just One Kiss, Like Cockatoos e Plainsong non furono certo gli hits principali dei rispettivi album. Il bello è che Ciccio trova un equilibrio sonoro davvero invidabile, per una rendition generale più organica possibile, con delle soluzioni arrangiative che da lui non mi sarei aspettato. Che la saggezza lo abbia avvinghiato ai 60 anni?
In massiccia heavy rotation per me in questi giorni la Bright Birds Mix 2018 di The Drowning Man, una meraviglia stratosferica da inserire nel best dei best.
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