Probabilmente l'ultimo monicker della galassia Richard Skelton che ancora non avevo toccato, e stando all'enciclopedia Discogs primo prodotto in assoluto della sua discografia, in quanto codificato SR01 su Sustain-Release, antecedente all'esordio Carousell. Ai suoi esordi il nostro Riccardo snocciolava una folk-tronica piuttosto quieta e dopotutto abbastanza solare, ben diversa dalle tempeste emozionali che lo renderanno un grandissimo. Tessuto principalmente su delicati arpeggi di acustica e sporcato da vari effetti elettronici, There is no cure consta di una ventina di minuti abbastanza lineari, con qualche impennata lirica che lasciava soltanto intravedere la stoffa pregiata dell'artista, soprattutto per gli inserti violinistici. In ottica futura, un più che buon presagio.
venerdì 21 dicembre 2018
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