lunedì 7 febbraio 2022

Genesis ‎– The Lamb Lies Down On Broadway (1974)


Ho sempre avuto dei problemi con questo mastodonte; troppo lungo, troppo complicato, dal suono troppo compresso se paragonato a Selling England, simbolo del passaggio dalla fase gloriosa alla decadenza (e non necessariamente per l'addio di Gabriel), addirittura trovavo fastidioso il suono dei timpani e dei tom di Collins. Ne apprezzavo gli estratti dal vivo, ma preso nella sua interezza non sono mai riuscito ad amarlo come gli altri.

Ma come accade nella musica, l'ascolto superficiale non è mai portatore di giudizi ponderati. E' chiaro che The Lamb venne architettato sulle esigenze del racconto tematico, e certi passaggi strumentali furono necessari per questioni scenografiche. E proprio in un anno di spartiacque importante per il progressive, i Genesis trovarono la forza, in mezzo a tante correnti contrarie, di rimettersi in discussione con uno sforzo gigantesco. E basterebbero Carpet Crawlers, Hairless Heart, In The Cage, The Light Dies Down, Back In NYC per certificare che erano in ottima forma per essere già dinosauri.

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