Il debutto della cantautrice Natalie Mering, originaria della California, assurta a discreta visibilità grazie ad un album su Sub Pop nel 2019. Le premesse di The outside Room però erano ben altre, prima di una progressiva normalizzazione, e non a caso il trampolino della situazione fu la Not Not Fun, per i cui standard comunque era decisamente canonica. Base di partenza un folk psichedelico austero, con impostazione vocale mutuata direttamente da Nico, ben udibile nel pezzo di apertura Storms that breed. Il seguito va a braccio su tenui allucinazioni, ballad stordite alla Natural Snow Buildings, reminescenze sparse di una Azalia Snail molto seriosa, echi di una Joanna Newsom umile in quanto meno dotata. L'aspetto vocale è quello più curato e dotato di attenzione, ma più per impostazione che per talento cristallino, a suggellare il sacrale riferimento Nico-esque. Nel complesso, un disco molto etereo e diversificato, gradevole se si apprezza l'area grigia che occupa.
domenica 13 febbraio 2022
Weyes Blood – The Outside Room (2010)
Etichette:
Psych-Folk,
Songwriters
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