Un atto di autoindulgenza deliberato, quello dei fratelli Barnett: a ruota dell'acclamato Inside The Rose, un'eterogenea raccolta di inediti e remix che non propende in nessuna particolare direzione, bensì costituisce una dichiarazione di stato di grazia. La suddetta disomogeneità, peraltro, passa anche in secondo piano di fronte ai gioielli sparsi nella track-listing; il post-gotico sinfonico, l'elettronica algida, il trip-hop d'antan, lo stuolo imponente di voci femminili, l'austero pianistico. La prima metà della raccolta è superba; Infinity Vibraphone Orchestral Mirror, If I Were You, Angels come down, il remix di Beyond Black Suns, stabiliscono un'altra vetta di espressione da parte di un'unità unica nel panorama odierno. La seconda metà sposta più il focus sul ritmato, con Where the trees are on fire declinata e trasfigurata in varie salse, qualche sonorizzazione eterea e narcisismi malcelati. Se tutte le raccolte di outtakes fossero di questo livello, il mondo sarebbe un posto migliore.
domenica 27 febbraio 2022
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