Colonna sonora di un film (piuttosto oscuro) del connazionale Lagrange, T&Y uscì a nome di Vander probabilmente per motivi contrattuali, perchè i Magma al tempo erano vincolati alla Vertigo, e forse per lo stesso motivo in copertina la line-up recava nomi kobaiani inediti a celare le identità. Che poi erano il nucleo pulsante, vibrante ed essenziale dell'entità: Vander / Top / Blasquiz / Stella V.
Di fatto, quindi, un vero e proprio album dei Magma semi-nascosto, ma che sicuramente i cultori conoscono molto bene. Non era il mio caso, però, e ci è voluta la List per entrare in collisione con un altro gioiello degli anni d'oro. Con la formazione al minimo essenziale e senza alcun orpello, il talento sconfinato emerge ancora di più: Vander, unico compositore, si esprime splendidamente anche al piano acustico. Blasquiz e Stella si piazzano sotto i riflettori a vocalizzare a modo loro, enfatici e teatrali. Il bassone di Top invece resta un po' sotto nel mixaggio, come a limitarne l'apporto (è leggenda diffusa che fra i due fosse una guerra continua, ed infatti nel live dell'anno successivo fu sostituito da Paganotti).
Come fosse la pellicola, è un mistero, così come non è spiegabile che questa fantomatica soundtrack potesse essere di puro servizio. TEY è un serpente che si contorce senza soste, un ottovolante inscindibile lungo le sue 12 tracce. E' con ogni probabilità il disco più raffinato dei Magma, non voglio dire meditato perchè il sacro fuoco kobaiano appare sempre vulcanico, pur senza mai eruttare. Di sicuro svetta di fianco ai loro capolavori riconosciuti, sia precedenti che successivi.
Nessun commento:
Posta un commento