Persistent indugia equamente in entrambe le direzioni, variando le atmosfere in maniera sapiente lungo le 9 tracce, mixando le dinamiche in modo da evitare sospensioni troppo eteree: si passa dagli abissi alle languide trombe in un men che non si dica, dalle voci sepolcrali alle orchestrine fantasmatiche in una soluzione ben divisa ma omogenea. E' uno dei lavori più haunt-core di Kirby, probabilmente eclissato dal riscontro impressionante di An empty bliss, ma di sicuro ancora molto degno di essere vissuto in più consumazioni consecutive, per essere meglio avvolti nella paranormalità e nel polveroso microcosmo del Custode.
La città proibita: proibito perderselo
16 ore fa
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