La contagiosa effervescenza dei Madder Rose nel loro album di debutto, all'epoca pompatissimo da Planet Rock molto più della media delle testate giornalistiche che lo accolsero con un po' di freddezza. A quasi 30 anni mantiene ottimamente la prova del tempo e riascoltandolo con attenzione non si può fare a meno di rilevare l'abilità a 360° del chitarrista Billy Cotè, un tipo efficace che la sapeva lunga, anche oltre l'indie-pop che mise in piedi col quartetto, lasciando le luci della ribalta alla vocalist Mary Lorson. Sotto una scorza melodica impenetrabile, i MR potevano contare anche su un anima dolcemente melanconica, vagamente imparentata con i Mazzy Star, ma più sbarazzina e gioviale. Un hit come Swim avrebbe potuto sbancare mezzo mondo, se Cotè non avesse inserito quel trapano costante in sottofondo.
mercoledì 17 novembre 2021
Madder Rose – Bring It Down (1993)
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