E' un personaggio che ho conosciuto da poco tempo, l'inglese James Leyland Kirby. Davvero particolare: tanto è profondo e psicologico il suo lavoro quanto sfrenata (almeno a quanto sostiene in un intervista) la sua vita nei locali notturni.
Immerso in un mondo tutto suo e fieramente schierato a favore della propria originalità, il ricciolone agisce da più di dieci anni sotto alcuni pseudonimi: se il progetto col nome proprio denota un'impressionante scultura di spleen ambientale (bellissimi gli ultimi due Sadly The Future Is No Longer What It Was e Eager to Tear Apart the Stars), quello a nome The Caretaker si occupa con ostinazione di ricerche mnemoniche attraverso un lavoro collagistico che a tratti ha del sublime.
An Empty Bliss Beyond This World nello specifico è un affresco che attinge a piene mani da una musica antichissima e da vinili oltremodo obsoleti. Il fruscio e gli scricchiolii della puntina su quei solchi stanchi e danneggiati diventa un sottofondo avvolgente, e non mi sarei mai aspettato di scoprire quanto fosse bella questa musica (jazz anni '30? '40?) nelle mani sapienti del Custode evocativo. Per dirne una, è stato disco dell'anno per Mattioli di Blow Up.
Appaiono così disincantate orchestrine per archi e trombe (All you are going to want to do is get back there, Libet's delay, Camaraderie at arms length), compassate sonatine pianistiche che evocano realmente immagini di un passato remotissimo (Moments of sufficent lucidity, A relationship with the sublime, Tiny gradiations of loss, fra le migliori), senza che venga meno il lato più oscuro di Kirby che esplora anche panorami angosciosi come nella trascendente I feel as if I might be vanishing.
Il risultato finale è che sembra di essere trasportati in un mondo ovattato, fuori dal tempo, melanconico ed allegro al tempo stesso (pare che il concept sia ispirato ai ricordi che l'ascolto della musica istiga nei malati di Alzhaimer). Si tratta del disco che ho ascoltato di più in assoluto negli ultimi 2-3 mesi, una vera e propria ossessione.
Kirby è un musicista davvero incontinente e mi ci vorrà una vita per ascoltare la maggior parte dei suoi lavori, ma credo sia una missione da compiere.
Immerso in un mondo tutto suo e fieramente schierato a favore della propria originalità, il ricciolone agisce da più di dieci anni sotto alcuni pseudonimi: se il progetto col nome proprio denota un'impressionante scultura di spleen ambientale (bellissimi gli ultimi due Sadly The Future Is No Longer What It Was e Eager to Tear Apart the Stars), quello a nome The Caretaker si occupa con ostinazione di ricerche mnemoniche attraverso un lavoro collagistico che a tratti ha del sublime.
An Empty Bliss Beyond This World nello specifico è un affresco che attinge a piene mani da una musica antichissima e da vinili oltremodo obsoleti. Il fruscio e gli scricchiolii della puntina su quei solchi stanchi e danneggiati diventa un sottofondo avvolgente, e non mi sarei mai aspettato di scoprire quanto fosse bella questa musica (jazz anni '30? '40?) nelle mani sapienti del Custode evocativo. Per dirne una, è stato disco dell'anno per Mattioli di Blow Up.
Appaiono così disincantate orchestrine per archi e trombe (All you are going to want to do is get back there, Libet's delay, Camaraderie at arms length), compassate sonatine pianistiche che evocano realmente immagini di un passato remotissimo (Moments of sufficent lucidity, A relationship with the sublime, Tiny gradiations of loss, fra le migliori), senza che venga meno il lato più oscuro di Kirby che esplora anche panorami angosciosi come nella trascendente I feel as if I might be vanishing.
Il risultato finale è che sembra di essere trasportati in un mondo ovattato, fuori dal tempo, melanconico ed allegro al tempo stesso (pare che il concept sia ispirato ai ricordi che l'ascolto della musica istiga nei malati di Alzhaimer). Si tratta del disco che ho ascoltato di più in assoluto negli ultimi 2-3 mesi, una vera e propria ossessione.
Kirby è un musicista davvero incontinente e mi ci vorrà una vita per ascoltare la maggior parte dei suoi lavori, ma credo sia una missione da compiere.
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