Gli Idles ce l'hanno fatta, ad ottenere popolarità, e sono volati in cima alle classifiche di popolarità in Gran Bretagna, complice probabilmente l'effetto Brexit per l'elevato tasso di politica nelle loro declamazioni (e dal loro look si intuisce facilmente da quale parte stanno, direi). Ultra Mono, terzo disco in quattro anni, non differisce per nulla dai precedenti e questo poteva teoricamente rappresentare un limite, quindi il discorso si sposta sul fattore de gustibus, perchè oggettivamente sarebbe difficile mettere in discussione la loro carica adrenalinica. Potrei dire che la presenza (marginale, in verità) di David Yow fa curiosamente venire in mente certe pagine dei Jesus Lizard, con le dovute differenze tecniche, ma sarebbe una forzatura. La deriva quasi gotica di A hymn verso la fine è una tregua significativa ma non sposta l'asse di un granchè. Sempre punk'n'roll sguaiato, dirompente e fracassone, ma fatto dannatamente bene. Per il declino c'è ancora tempo.
lunedì 15 novembre 2021
Idles – Ultra Mono (2020)
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Il Loro Nuovo "Outta nowhere" ha davvero mescolato le carte, in intensita' Mai sfoderata e in lato molto intimista
RispondiEliminaBene, non so quando lo ascolterò, ma ti saprò dire
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