martedì 9 novembre 2010

Illusion Of Safety - Water seeks its own level (1994)

Progetto di sperimentazione sonora che di recente ha celebrato il quarto di secolo di età, praticamente sempre nella persona del chicagoano Burke.
Eppure, per circa un lustro, ha fatto parte della coalizione anche un poco più che adolescente Jim O'Rourke; questo fu l'ultimo disco a comprendere la collaborazione del talentuoso, che nel frattempo aveva riscoperto la chitarra "tradizionale", una forma di suoni leggermente più umana e già avviato i Gastr Del Sol al fianco di Grubbs. Molti anni dopo, O'Rourke rinnegherà totalmente quegli anni di folli sperimentazioni sia da solista che nell'ambito di altri progetti, arrivando persino a degradare umanamente le persone con cui aveva iniziato i propri passi discografici.
Water mi ricorda molto certi collage rumoristici di Nurse With Wound, ma anche in sonorità così difficili da maneggiare si possono notare differenze negli approcci: laddove Stapleton si è sempre distinto per un surrealismo tipicamente british anche nei lavori più temibili (Homotopy to Marie è il primo titolo che mi sovviene) che gli ha permesso di diventare voce fondante, gli Illusion Of Safety affondano duro con seriosità costante e induzione al timore. A parte l'unico motivo ritmato e vagamente musicale, Dissenting Voices, il disco è un corridoio buio e gelido, in gran parte dronico e solo minimamente graffiato da sprazzi di power electonics, sirene, fischi.
Diciamo nella sufficenza generica dell'industrial e niente più.

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