martedì 1 maggio 2012

Brick Layer Cake - Whatchamacallit (2002)

Sono passati diec'anni e a questo punto chissà mai se Trainer riesumerà le sue torte glassate, rigorosamente da lui preparate e fotografate. Viene quasi da pensare che cosa stia facendo, visti i lassi di tempo morti fra i dischi degli Shellac.
Un vero peccato che il suo sound melmoso e sornione sia stato distillato così poco, avrei voluto avesse fatto qualche disco in più ma forse va bene così, non che avesse bisogno di sperimentare. Whatchamacallit forse resta il suo disco più trascinato, uno statico volteggiare fra riffs assassini, meno compatto e dilatato. Quello dalla dimensione più solista in assoluto, dato che la batteria c'è soltanto in 3 pezzi su 8. Quello che forse non ha gli highlights del passato come Gone Today o Show Stopper, ma che punta su un ossessione di fondo (forse c'è anche un concetto comune) che cerca di penetrare chissà dove.
Pertanto, direi il prodotto minore di Trainer, ma sempre irrinunciabile per quei 4 gatti che conoscono il suo ineffabile pantano.

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