mercoledì 3 ottobre 2012

Fucked Up - David comes to life (2011)

Come esprimere il proprio pensiero serenamente su un disco che è stato esaltato da tutti, ma proprio da tutti, senza riserve?
Non conoscevo i Fucked Up, ma principalmente per il fatto che non sono più interessato all'hardcore, perchè ha dato tutto da un bel po' di anni, neanche ascolto più l'hardcore evoluto che ebbe le sue grandi pagine negli anni '90. Non che lo rinneghi, semplicemente non m'interessa più, a meno che non si parli degli Husker Du che restano i più grandi di sempre.
Ora, per i canadesi si scrive di paralleli con Mould & co., si parla di hardcore progressivo, di Who. La grande intro di Let her rest e la partenza propulsiva dell'ottima Queen of hearts fanno saltare sulla sedia, promettendo benissimo. Ma il disco è lunghetto, oltre un'ora, e gli ottimi spunti disseminati ovunque finiscono per mischiarsi. E gli aspetti migliori, come le incisive frasi del bravo chitarrista solista o le doti del batterista, sono un po' coperti dal muro delle altre due chitarre che non staccano mai il pedale del gas e soprattutto dal rauco monotono in classico stile hc del cantante, che sinceramente stanca dopo un quarto d'ora. Ovviamente non si può chiedere di cantare ad uno che magari non ne è neanche capace (e forse c'è da considerare l'aspetto tradizionalista hc che credo imponga questa regola), ma qualche soluzione un po' diversificata in termini di arrangiamento avrebbe soltanto fatto bene ad un malloppo di pezzi dalle idee anche ottime.

Nessun commento:

Posta un commento