lunedì 8 ottobre 2012

Fushitsusha - Pathétique (1994)

Non è celebrativo e / o celebrato come i due epici live, Pathétique, ma che forza ragazzi... Che prova titanica, come tutte le prime dei Fushitsusha, ma molto più free e violenta.
Non ho ascoltato tutta la discografia (sarebbe un impresa altrettanto dura) di Keiji, ma fra ciò che conosco della sua carriera questo è di gran lunga il più devastante: il pezzo n. 4, ultimo in scaletta, si dilunga per 45 minuti in un'interminabile maelstrom di vortici chitarristici, puro sacrificio noise.
Ma il resto è art-noise al top della forma: le figure marziali e scandite della n. 1 fanno rabbrividire, con la sezione ritmica che fatica a farsi sentire dietro i volumi colossali del leader, ma l'orecchio più allenato può notare uno sforzo sovrumano anche del batterista che suona con energia nucleare, mentre il bassista fa ciò che può (egregiamente) per rincorrerlo.
La follia continua con la n. 2, fratturato attacco dissonante in cui fa capolino anche la voce angelico-demoniaca, mentre con la n. 3 si cerca di trovare un minimo di linearità, grazie anche al groove prorompente.
Del finale apocalittico ho già riferito, di Keiji non occorre aggiungere altro, sarebbe superfluo.


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