La globalizzazione avanza inesorabilmente: già di per sè un progetto così musicalmente estremo ispira interesse, se poi si viene a sapere che questo fantomatico Abu Lahab (zero informazioni al riguardo, dischi autoprodotti) proviene dal Marocco la curiosità aumenta sempre più.
Per definire il suono caotico e terrorizzante di Humid Limbs farei qualche nome di riferimento come Vampire Rodents (riciclo e campionamenti inseriti in un contesto vorticoso), Vas Deferens Organization (la parte meno orrorifica del disco, ma anche quella più freakedelica), Gnaw Their Tongues (frenesie post-black-metal e slanci di grandeur), e persino quella grande meteora che furono gli Ubzub (follie psicotiche ai limiti del demente), tutto frullato sotto la grande ala originaria della musica industriale.
Usciti da Humid Limbs, non ci si capisce un granchè. Ed è molto positivo.....
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