Quando si parla di Francia anni '70, di solito una parola predomina su tutte le altre: Zeuhl. Eppure, all'ascolto di questo disco spettacolare, mi viene un sospetto: non è che ci siano state grandi prog-bands la cui fama postuma è stata offuscata da Magma e compagnia?
Non c'è alcun dubbio sul fatto che gli Atoll fossero un prodotto tipicamente influenzato dai mostri sacri del genere, eppure la fusione messa in atto in questo contesto aveva del mirabolante. Al netto del neanche troppo ingombrante fattore Genesis, infatti, i transalpini sapevano inserire anche citazioni borderline come gli Area (interventi jazz-rock e temi acrobatici alla Fariselli) o gli High Tide (atmosfere malinconiche e svisate di violino alla House). Citazione personale per il chitarrista Beya, che nelle fasi più concitate riesce a farmi venire in mente il John McLaughlin di Inner mounting flame.
Quindi, vale la pena indagare e recuperare anche il prog ortodosso francese.
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