Ensemble tedesco che fu più di una meteora, dato che realizzò ben 5 dischi nell'arco del decennio dorato del kraut-sound. Con il quale non aveva ovviamente nulla a che fare: il settetto infatti si sbizzarriva liberamente in un jazz-prog colorito ed esuberante metà strumentale e metà cantato, certamente poco innovativo ma dalle indubbie radici crucche; è un po' come quando per l'it-prog o l'it-jazz si tira fuori l'appellativo mediterraneo; io nei TM ci sento l'atmosfera dell'Oktober Fest più intellettuale che ci sia, a modo suo affine ai Grobschnitt, ma con meno prosopopea e più attenzione alle parti soliste. Molto in vista il sax e la sezione ritmica, impeccabili.
mercoledì 27 febbraio 2019
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