Dopo i fasti innovativi dei primi 3 dischi, Zappa diede la stura alle sue velleità di compositore / direttore assoldando un'orchestra jazz-rock ed assegnandole una partitura sottoforma di collage dell'assurdo, alternando musica suonata canonicamente ad inserti di musica concreta ed un sacco di dialoghi.
L'influenza su NWW riguarda senz'altro quest'ultimo aspetto, che nella Side A è abbastanza marginale, mentre sulla B diventa preponderante. Confrontato con i prodotti di Zappa dell'epoca, ovviamente Lumpy Gravy finisce per fare la figura dell'esperimento parzialmente riuscito, anche se lo stesso non nascose mai la sua soddisfazione per il risultato finale, arrivando persino a dire che conteneva la sua musica preferita.
In ogni caso, ognuno potrà trovare, nei vari scampoli delle pieghe del disco, la propria parte prediletta. La mia è quella di Oh no, ad esempio, col tema guidato dal vibrafono su ritmo dispari, una vera e propria perla che trascende sia il jazz che il rock. E' chiaro che Zappa ha fatto di molto meglio, ma in certe fasi si possono ascoltare diversi anteprima di quanto riuscirà a compiere con Hot Rats.
Nessun commento:
Posta un commento