Verso il termine della sua esperienza coi Gong, SH si mise in proprio e debuttò con questo disco che comprendeva buona parte dei protagonisti di quella avventura.
Normalmente non viene ricordato come uno dei più grandi chitarristi britannici, nonostante un'indubbia tecnica che era retaggio evolutivo della gloriosa stagione rock-blues. La sua essenza artistica visse sempre in un area non precisamente definita, un po' come i Gong stessi: psychedelica certo, un po' canterburyana, e di conseguenza un filo progressiva, come le due articolatissime suite che sono la spina dorsale di Fish Rising; Aftaglid e Solar musick suite sono costruzioni pirotecniche, dominate dalla sua Strato ma con un'impianto strumentale ben completo, con delle ritmiche marcate che trovano lo sfocio perfetto negli 8' di The Salmon Song. Una versione sanguigna e disincantata dei Gong, un'alternativa meno folle, piacevole sia per i fan di Canterbury e perchè no, anche a quelli degli Hawkwind.
Nessun commento:
Posta un commento