venerdì 8 novembre 2019

Melvins ‎– Ozma (1989)

E' il trentennale di Ozma, ed una piccola celebrazione ci vuole per quello che forse fu il loro top della fase indipendente, insieme a Lysol e Bullhead. Ci sono ben poche divagazioni e/o compromessi in questo colosso, fra l'altro ristampato l'anno scorso esattamente dalla label originale, la Boner. Su 16 tracce soltanto Vile e Revulsion/We reach superano i 3 minuti, e sono gli episodi più doom, nell'accezione melvinsiana del termine; il focus maggiore è sui ritmi serrati e spezzati, sulle rasoiate di Buzzo, sulle sue vocals psicotiche e sulle sue costruzioni anfetaminiche. Al basso di turno c'era Lorax, superfluo ribadire la grandezza di Dale Crover. Asciutta anche se un po' compressa la produzione di Deutrom, di lì a qualche anno futuro bassista nella fase major.
Menzione speciale per At A Crawl, Green Honey, Raise a Paw, ed ovviamente Oven, pochissimo tempo dopo già coverizzata dagli Helmet.
Classicone.

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