Mai sentito parlare di psichedelia olandese? Ecco, per me è la prima volta, alle prese con il Group 1850, quintetto attivo a fine anni '60, di certo dipendente dai modelli anglosassoni, ma con la peculiarità di avere due chitarristi solisti, uno alla Fender e uno alla Gibson. La prima metà di Paradise Now, il loro secondo album, è emozionante; un suono evocativo ma molto fisico, spiritualmente affine ai Doors per atmosfere (senza l'organo) ed impostazione delle linee vocali (occorre precisare che il vocalist era parecchio inferiore a Morrison). Peccato che la facciata B si perda un po' in due lunghe jams debitrici del blues-rock, che necessitavano di qualche rifinitura e/o taglio di minutaggio. Ma pezzi come Hunger e Friday I'm Free restano memorabili.
lunedì 27 gennaio 2020
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