lunedì 13 gennaio 2020

Günter Schickert ‎– Überfällig (1979)

Passarono ben 5 anni da quel fulminante esordio che era stato Samtvogel, ed il prode GS continuava a navigare per oceani lisergici con la sua echo-guitar. Nel frattempo però, anzichè starsene in solitaria, aveva avviato il progetto GAM, senza tanta fortuna. Colpa / merito di una musica, la sua, profondamente riflessiva, titanica ma intimista al tempo stesso. Überfällig non raggiungeva i livelli del suo predecessore ma confermava un talento troppo personale ed enigmatico per ottenere successi, soprattutto al tramonto estremo della stagione dei corrieri e dei grandi geni teutonici. Realizzato con un batterista fisso, consta di 4 pezzi: Puls, 15 minuti in scansione marziale dalle movenze robotiche, doppiette minimali di rullante, striature galattiche come un Karoli sulla Luna. In der zeit, ballad dolentissima per acustica, voce femminile efebica e cinguettii boschivi. I 13 minuti di Apricot Brandy II, uno psicodramma per scorie di nylon taglienti e voci manipolate che anticipa di più di 20 anni le contorsioni ultra-drastiche dei grandissimi Rope. Chiudeva Wanderer, 9 minuti di escursione circolare suggestiva anche se lievemente tirata per le lunghe.
Ristampato nel 2012 dalla specializzata in scandaglio krauto Bureau B. Non un capolavoro, ma comunque l'opera seconda di un grande, fragile uomo.

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